Il modellismo ferroviario è una passione che accomuna persone sparse ai quattro angoli del globo. Non solo: si tratta di un hobby in grado di coinvolgere generazioni differenti.

Non è raro vedere padri e figli o nonni e nipoti divertirsi insieme, organizzando nuovi tracciati o costruendo da zero i propri plastici ferroviari.

Per realizzare un buon lavoro è importante dedicare la giusta attenzione alla progettazione plastici ferroviari, perché ci permette di analizzare eventuali errori e di evitare di dover intervenire con delle correzioni quando il plastico è già pronto. Progettare un plastico ferroviario è una vera e propria arte e potrebbe volerci del tempo per acquisire le giuste competenze. In questo articolo troverete alcune utili linee guida da considerare prima di dare il via al progetto.

Progettazione plastici ferroviari: iniziare dalle basi

Il primo consiglio che molti esperti danno sulla progettazione dei plastici ferroviari è quello di iniziare dalle basi. Un progetto di piccole dimensioni ci permette di metterci alla prova e di comprendere, al tempo stesso, quali sono le principali caratteristiche e gli aspetti più importanti da tenere in considerazione. Un plastico di piccole dimensioni, inoltre, ci consente di intervenire in maniera più semplice in caso di errori o problemi. Ogni errore o sbaglio potrebbe costringerci a smontare parte del plastico, con il rischio di dover rompere delle parti in maniera irreparabile.

Progettare un plastico ferroviario di piccole dimensioni è anche un modo per fare esperienza e acquisire competenze tenendo il prezzo più basso. Le minori dimensioni ci permettono di spendere molto meno sia in termini di materie prime, sia per tutti gli strumenti e gli accessori necessari per far funzionare il plastico. Questi plastici possono anche diventare parte, in futuro, di plastici più grandi. A volte alcuni ferromodellisti utilizzano vecchi plastici come basi o sezioni per costruire impianti più grandi.

#1 Gli errori più comuni

Nella progettazione e nella costruzione di un plastico ferroviario ci sono degli errori piuttosto comuni, che, a volte, possono essere commessi anche dalle persone più esperte. Per questo è importante non accelerare i tempi, lavorando su progetti che ci permettano di notare e risolvere senza difficoltà gli errori commessi.

Tra gli errori più comuni troviamo quelli che riguardano il tracciato del plastico, ossia l’itinerario che devono seguire i modelli di treni. Se il tracciato contiene degli errori il movimento dei trenini potrebbe incontrare difficoltà, o avvenire in maniera poco fluida. Un esempio sono le eccessive pendenze, con i modellini di treno che fanno fatica a superare i rilievi del plastico ferroviario. Oppure la struttura delle curve, che possono essere troppo strette o troppo articolate tra curva e contro curva. Un altro errore classico è quello di esagerare con i binari, realizzando delle sezioni piene di rotaie e dove è difficoltoso far avvenire gli scambi.

Infine, durante la progettazione di un plastico ferroviario bisogna fare particolare attenzione al rapporto tra le dimensioni dei modellini e quelle degli altri elementi presenti sul tracciato. Ad esempio, un errore da non fare è quello di realizzare una galleria troppo stretta, che potrebbe ostacolare il passaggio dei nostri trenini.

Progettazione plastici ferroviari: la scelta della scala

Una delle caratteristiche più importanti da tenere in considerazione prima di realizzare un plastico è la scelta della scala. Esistono numerosi standard a cui fare riferimento, in base ai quali avremo modellini di treno più o meno grandi. In Italia la scala più diffusa è la H0 (leggi acca-zero), che rappresenta un buon equilibrio tra cura per i dettagli e piccole dimensioni. Con questa scala si possono realizzare dei plastici completi, belli da vedere e divertenti con cui giocare, anche in piccoli spazi. Non serve necessariamente una grande superficie a disposizione.

Chi ha molto spazio potrebbe invece preferire scale più grandi, come quelle utilizzate spesso per i plastici da installare nel proprio giardino. Non mancano scale di riduzione ancora più piccole rispetto alla H0, come ad esempio la scala Z. Basta un semplice tavolino per costruire un plastico ferroviario preciso in ogni dettaglio.

Al tempo stesso lo spazio non deve essere l’unico aspetto da valutare. Ognuno dovrebbe scegliere la scala in grado di donargli maggiore soddisfazione. Per cui anche se non avete molto spazio a disposizione potete provare a contattare un progettista esperto, per avere una consulenza e scoprire se si possono adottare delle soluzioni per arrivare a un buon compromesso. Un’opzione potrebbe essere quella di utilizzare al meglio lo spazio in altezza, con un plastico ferroviario su più livelli.

La scala di riduzione non va applicata solamente ai modellini di treno, ma anche a tutto il resto degli elementi che costituiscono il plastico, come ad esempio gli edifici e gli abitanti. La stessa attenzione va data anche agli elementi vegetali, come gli alberi e gli arbusti che costituiscono la flora e ad altri elementi naturali, come rocce e rilievi.

#1 Binari e scartamento

Spesso si parla della scala di riduzione in riferimento esclusivamente ai modelli di treno. In realtà è fondamentale da considerare anche per i binari, su cui i trenini devono correre. Prima di iniziare la nostra progettazione dovremmo selezionare anche lo scartamento, che è la distanza che intercorre tra le due file di ruote dei treni e, per estensione, anche la distanza che deve essere mantenuta tra le rotaie che compongono i binari. Per ogni scala sono disponibili vari scartamenti. Scartamenti differenti tra loro creano incompatibilità all’interno del tracciato.

A proposito di binari, tra le opzioni migliori troviamo i modelli che si fissano con le viti. Il fissaggio con le viti è molto solido e stabile e ci permette di sostituire facilmente i binari in caso si vogliano fare delle modifiche all’interno del plastico ferroviario. Può essere anche un modo per recuperare i binari agevolmente nel momento in cui si decide di smontare il plastico e di farne un altro.

Progettazione plastici ferroviari: gli schemi

Quando ci si approccia alla progettazione dei plastici ferroviari ci sono diverse caratteristiche da valutare. In base alle scelte fatte potremo organizzare nei minimi dettagli il nostro futuro plastico ferroviario. La scala, di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, è molto importante e lo stesso vale per lo schema da seguire. Cosa sono esattamente gli schemi?

Gli schemi riguardano la forma che vogliamo dare al tracciato, da cui poi può dipendere l’effettiva struttura del plastico. Ne esistono di vari tipi, ognuno con i suoi pro e i suoi contro. Ad esempio, su un plastico di piccole dimensioni lo schema ideale potrebbe essere quello lineare. Si tratta di un classico rettangolo, con quattro rettilinei e quattro curve. Bisogna fare molta attenzione a non realizzare un percorso troppo stretto, perché potrebbe mettere in difficoltà la fluidità del movimento dei treni.

Altri schemi molto efficienti sono quello perimetrale e quello walk-in. Questi schemi sono utilizzati di solito per plastici di grandi dimensioni e ci consentono di accedere molto facilmente, alle singole aree che compongono il plastico. L’accessibilità del plastico ferroviario è una caratteristica inderogabile: in questo modo è possibile intervenire rapidamente in caso di problemi, senza rischiare di provocare danni. Un plastico ferroviario che ha dei punti inaccessibili ci costringe a smontare delle parti per poter raggiungere quegli stessi punti.

Progettazione plastici ferroviari: utilizzare dei software

Nella fase della progettazione dei plastici ferroviari la tecnologia viene in nostro aiuto. Un tempo per progettare un plastico ci saremmo dovuti affidare completamente all’esperienza, svolgendo in totale autonomia calcoli che a volte potevano essere piuttosto complessi. Gli errori potevano essere commessi molto più di frequente. Questa situazione è completamente cambiata con l’arrivo dei computer e con lo sviluppo di software dedicati alla progettazione dei plastici ferroviari.

Si possono trovare numerosi software di questo tipo con una rapida ricerca in rete. Alcuni di essi forniscono una versione di prova gratuita, che possiamo utilizzare per capire se effettivamente è il programma che fa al caso nostro. Il costo del programma completo di solito è piuttosto esiguo, non più di qualche decina di euro.

I software più elaborati permettono al progettista di visualizzare in 3D il proprio progetto una volta finito. In questo modo è possibile avere una panoramica ancora più chiara della struttura che andremo poi a realizzare.

#1 Plastici ferroviari digitali: come organizzarli

L’utilizzo di un software ci consente di organizzare nel dettaglio il funzionamento di un plastico ferroviario digitale. Oggi grazie all’uso di specifiche centraline è possibile controllare singolarmente ogni modellino di treno presente sul tracciato. Con le centraline analogiche, al contrario, ciò non era possibile. In questo caso i progettisti dovevano tenere a mente e calcolare anche la velocità dei singoli modellini di treno, così da evitare eventuali impatti all’interno dello stesso tracciato.

Lo scopo principale del progetto è quello di organizzare ogni suo singolo aspetto, a partire proprio dai tracciati. I percorsi sono divisi a seconda del livello di appartenenza. In più all’interno dello stesso progetto vanno segnalate le posizioni di tutti gli accessori, come i sensori, gli isolatori e i segnali.

Per gestire al meglio un plastico ferroviario digitale è necessario avere a disposizione una tabella, che deve contenere al suo interno gli indirizzi dei singoli decoder, associati ai modellini di treno a cui corrispondono. Un ultimo aspetto da considerare sono i collegamenti per l’alimentazione presenti sul futuro plastico.

Contattatemi se siete alla ricerca di una consulenza per il vostro plastico, o se preferite conoscere un preventivo per farmi realizzare il vostro plastico personalizzato.